Come parla un marziano: il video-messaggio delle dimissioni di Marino

Ignazio Marino
Il sindaco che si è guadagnato l’appellativo di “marziano” lancia un video messaggio per rassegnare le sue dimissioni. Un messaggio che, a giudicare dall’eco, sembra provenire proprio da Marte (ma non si poteva registrare con un maestria tecnica superiore?).
Sono tante, tantissime le figure che usa Marino nel suo ultimo (ultimo?) messaggio da sindaco. Intanto una metafora che viene dritta dritta dallo spazio, in puro stile marziano: la stella polare.
“Ho molto riflettuto prima di prendere questa mia decisione. L’ho fatto avendo come stella polare l’interesse della capitale d’Italia, della mia città”
Una prosopopea rende il Campidoglio persona: “infangato, maltrattato dalla destra”.
Segue un’iperbole, un’esagerazione, un’amplificazione del senso: “cambiamenti epocali”. “in questi due anni ho impostato cambiamenti epocali” (verrebbe da dire: “boom”).
L’iperbole viene stemperata dall’uso del verbo “impostati”. I cambiamenti sono stati “impostati” non “realizzati”. Una corretta cautela linguistica.
Ancora metafore: il sistema “scoperchiato”, i “tentatoli”.
“Questa sfida è vinta. Il sistema è stato scoperchiato. I tentacoli oggi sono stati tagliati, le grandi riforme sono state avviate”
Un impegno – sostiene Marino – che “ha suscitato una furiosa reazione”.
Infine latto linguistico: la parola che diventa azione, perché produce un effetto immediato: “Presento le mie dimissioni”. Un atto linguistico con una via d’uscita, però: “sapendo che queste [dimissioni] possono essere, per legge, ritirate entro venti giorni”. Atto linguistico, sì o atto linguistico ni?
FT

Qui un’interessante intervista di Gramellini per avere anche la versione dei fatti dell’ex sindaco:
http://www.lastampa.it/2015/10/09/italia/politica/marino-pur-di-cacciarmi-mi-avrebbero-messo-la-cocaina-in-tasca-D34jZTHU6gfWQpcCistOdM/pagina.html