È l’incipit del discorso di Roberto Saviano, in replica al Ministro dell’Interno che, a proposito della scorta all’autore di Gomorra, aveva dichiarato in tv: “è giusto valutare come gli italiani spendano i loro soldi…”.
“E secondo te, Salvini, io sono felice di vivere così da undici anni?”.
Iniziare un discorso con una congiunzione è insolito, ma funzionale a dare l’idea di una replica. E la replica è feroce, coronata da: “buffone”. Quando pronuncia questa parola, Saviano alza la mano e indica virtualmente il ministro dell’interno. Salvini viene anche definito “ministro della malavita”, un’espressione che – come sottolinea Saviano – era stata usata dal meridionalista Gaetano Salvemini, per accusare il presidente del consiglio Giolitti di mantenere consapevolmente il Sud Italia in condizioni di arretratezza.
Non mancano i riferimento evangelici e biblici: “Sono felice di essere sommato tra gli ultimi” (intendendo i Rom, gli immigrati, i meridionali) e “non ho nessuna intenzione di diventare agnello sacrificale”.
Il breve discorso prosegue con una metafora: “armare odio”. “
In conclusione un invito all’azione: “togliamo a Matteo Salvini la possibilità di continuare ad armare odio, disprezzo…”.
Le parole finali sono ultimative: “Chi non lo fa ora sarà colpevole per sempre”.
Qui il video di Repubblica che comprende anche la dichiarazione di Salvini.