
Grandi processi della retorica. Numero 4: processo all’algoritmo
L’algoritmo è un amico fedele, ma può essere invadente.
L’algoritmo ti fa trovare quello che cerchi, ma sa cosa ti piace, dove vai, cosa fai e con chi.
L’algoritmo pensa sempre a te, ma non può dimenticarti.
L’algoritmo ti difende dall’orda delle informazioni, ma sceglie lui al tuo posto.
L’algoritmo non ha emozioni e non sbaglia mai, ma non cambia idea.
L’algoritmo è sempre al tuo fianco. E questo è bene. Ed è anche male.
L’algoritmo è innocente o colpevole?
Venerdì 24 novembre alle 18,30 a Roma, presso la sede di Civita in Piazza Venezia 11, sarà celebrato un nuovo appuntamento della serie “Grandi Processi della Retorica”. Questa volta, sul banco degli imputati, ci sarà l’algoritmo. Le parti saranno Andrea Granelli – vice presidente di PerLaRe-Associazione Per La Retorica, fondatore di Kanso e autore di “Il lato (ancora più) oscuro del digitale” (Franco Angeli) – e Guido Scorza, avvocato, giornalista, docente di diritto delle nuove tecnologie e autore, con Anna Masera, di “Internet. I nostri diritti” (Laterza). Andrea giocherà nel ruolo di difensore dell’algoritmo, mentre Guido lo metterà in discussione.
Il pubblico decreterà l’innocenza o la colpevolezza dell’algoritmo e potrà suggerire argomentazioni ai due contendenti. Introduce Andrea Talamonti, coordinatore di Civita Hubtitude. Il giudice sarà Flavia Trupia, presidente di PerLaRe-Associazione Per La Retorica.
I “Grandi Processi della Retorica” sono organizzati da PerLaRe-Associazione Per La Retorica con Associazione Civita, Luiss Business School e con il patrocinio della Regione Lazio.
Vi aspettiamo per decidere se l’algoritmo è innocente o colpevole.
Queste le regole del gioco.