Martedì 18 aprile 2017 alle 18 parte a Roma, presso l’Associazione Civita in Piazza Venezia 11, la serie dei Grandi Processi della Retorica. La prima a essere processata sarà l’innovazione, un fenomeno sicuramente necessario che, tuttavia, non può essere considerato la panacea di tutti i mali, come spesso si vuole far apparire nel dibattito pubblico. L’iniziativa è organizzata da PerLaRe-Associazione Per La Retorica, da Luiss Business School e da Associazione Civita, con il patrocinio della Regione Lazio. L’ingresso è libero.
A sfidarsi saranno Andrea Granelli, presidente di Kanso e vice presidente di PerLaRe-Associazione Per La Retorica, che giocherà nel ruolo del tecno-scettico e Daniele Ottavi, digital development & solutions manager in Randstad Group Italia, che invece giocherà nel ruolo del tecno-fan.
Il giudice sarà Paolo Boccardelli, direttore LUISS Business School. La giuria sarà il pubblico che potrà intervenire dando suggerimenti ai due contendenti e che decreterà il vincitore attraverso i suoi applausi.
Andrea Talamonti, coordinatore Civita Hub-titude, presenterà l’iniziativa e Flavia Trupia, presidente di PerLaRe-Associazione Per La Retorica, introdurrà al gioco e ne spiegherà le regole.
L’innovazione è innocente o colpevole? Lo decideranno, dunque, i partecipanti. Ma non sarà semplice, perché la questione è controversa. Siamo padroni del mondo attraverso un piccolo schermo, ma se manca la corrente siamo morti. Possiamo conoscere tutto, ma non abbiamo il tempo di capire nulla. Siamo liberi di comunicare come mai prima d’ora ma il nostro potere è nelle mani di pochi. L’innovazione ci rende potenti ma fragili, intelligenti ma stupidi, liberi ma schiavi.
Il secondo processo metterà sul banco degli imputati la predica e si terrà il 9 maggio, sempre presso l’Associazione Civita. Parteciperanno i gesuiti Gaetano Piccolo e Nicolas Steeves, autori di “E io ti dico immagina. L’arte difficile della predicazione” (ed. Città Nuova).
Nell’infografica che segue, le regole del gioco dei #ProcessiRetorica