
Istruzioni per far diventare il razzismo una cosa normale
L’orrore della propaganda razzista in Italia durante il ventennio fascista
Lezione-spettacolo con Flavia Trupia ed Enrico Roccaforte
Come si fa a trasformare un popolo e a farlo diventare razzista?
Come è riuscito Benito Mussolini a fare in modo che gli italiani odiassero gli ebrei?
Come si fa a creare l’indifferenza? Un compagno di classe o un collega di lavoro spariscono da un giorno all’altro e nessuno si dispiace, nessuno li cerca…
O, peggio, come si fa a far diventare i cittadini degli spioni, che denunciano altri cittadini che si sono nascosti per non essere mandati a morire nei campi di sterminio?
Mussolini aveva bisogno che le persone si girassero dall’altra parte, che non provassero dispiacere, che non si immedesimassero con gli ebrei perseguitati. Aveva bisogno che li considerassero inferiori, difettosi, brutti e, soprattutto, pericolosi.
Come è possibile ottenere questo risultato? Ci vuole la propaganda.
Tutti i regimi totalitari mettono in atto forme di propaganda. Anche quelli attuali. Per individuarle bisogna conoscere le strategie della retorica, per vaccinarsi e fare in modo che non succeda mai più.
Come funziona la lezione-spettacolo
Flavia Trupia illustra le tecniche della retorica usate dalla propaganda razzista del Fascismo, mostrando vignette, libri di scuola, cartoline e giornali. Enrico Roccaforte interpreta le persone comuni che, durante il Ventennio, fruivano di quella comunicazione: uno scienziato, un balilla, una signora… Alla fine, il pubblico viene coinvolto nella stesura di un “manifesto contro i biondini”, che fa il verso al “manifesto della razza” pubblicato nel 1938. L’obiettivo è far emergere come il razzismo sia feroce e arbitrario.
La durata della lezione-spettacolo è di 50 minuti.
La lezione-spettacolo può essere realizzata in festival e scuole. Contattaci per informazioni.