Ezio Bosso: la musica dà a tutti noi una grande lezione di comunicazione. La cosa più importante è ascoltare
“Il grande musicista non è chi suona più forte ma chi ascolta di più l’altro”. Sono le parole del direttore d’orchestra Ezio Bosso, ospite di un incontro sul patrimonio culturale al Parlamento europeo di Bruxelles.
Le parole di Ezio Bosso valgono anche per la retorica: il grande oratore si distingue per la sua capacità di ascoltare.
In un dibattito non è concentrato su quello che dovrà dire dopo, ma su quello che sta dicendo il suo interlocutore, solo così potrà controbattere in modo efficace. In un discorso, tiene gli occhi bene aperti, per scrutare l’uditorio e capire se lo sta ascoltando e comprendendo.
Ezio Bosso sottolinea come, fin da piccolo, si sia sentito europeo, studiando i grandi musicisti germano-austriaci come Beethoven, o francesi come Debussy, o tedeschi come Mendelssohn.
Nel suo discorso ci regala informazioni prezioso sui grandi musicisti del passato: “Bach fece 70 km a piedi per conoscere la musica di Benedetto Marcello; Shubert spese gli ultimi soldi per andare a sentire Paganini”. Oggi, i ragazzi possono andare ad ascoltare i loro musicisti preferiti con una low cost e una semplice carta d’identità. Non è poco.