Flop, l’antifrasi di Salmo

Il nuovo album di Salmo “è fuori” e gioca su un’antifrasi

Questa notte alle 2 è uscito l’attesissimo album di Salmo. Il titolo è Flop ed è definito dal suo stesso autore “il mio disco peggiore”. Il rapper esorcizza l’insuccesso, utilizzando un’antifrasi, una forma di ironia che dichiara l’opposto di quello che vuole intendere, come quando si afferma “ora viene il bello” per intendere che sta per succedere un disastro.

L’antifrasi è una scelta intelligente per ironizzare con i nostalgici (‘”era meglio prima”),  con coloro che godono nel vedere gli altri fallire, ma anche con una società che non ammette l’insuccesso. 

Il testo della canzone title track, ossia che dà il nome all’album, oscilla tra l’antifrasi e l’autocelebrazione, tipica dei testi rap.

Ecco l’antifrasi:

È ok che ti ho deluso, è ok, ti faccio pena
È ok, sono un venduto, è ok, chi se ne frega

[…]

C’è chi dice che da tе vuole di più
È lo stesso che ci godе quando cadi giù

Ed ecco una tra le più enfatiche e divertenti autocelebrazioni, mescolata a un’altra antifrasi che inneggia alla scala del successo percorsa al contrario:

Discesa tipo biker, Dio mi scrive i testi, ghostwriter
Se ci sono scale per il successo voglio rotolarci come Biden

Chi dice che i rapper non sono retori, mente non sapendo di mentire. Ora lo sa. Forse non mentirà più.