Formazione

La formazione di PerLaRe: la retorica è utile e si impara

Pochissimi nascono bravi oratori, molti possono diventarlo, tutti possono migliorare. In linea con questo principio, organizziamo corsi di formazione individuali e di gruppo.

PerLaRe-Associazione Per La Retorica ha vinto il premio Prodotto Formativo dell’anno 2016 della rivista Persone e conoscenze.

Per informazioni potete compilare il modulo di contatto nella scheda di ciascun corso, oppure scriverci a info@perlaretorica.it

I temi dei nostri corsi sono quelli che seguono.

Argomentare

Come trovare le idee giuste per un discorso? Questo modulo si concentra sul reperimento delle argomentazioni più efficaci per il tema da trattare. Viene posta inoltre attenzione alle figure più adatte a dare gambe e respiro alle idee nella costruzione di un discorso, di una presentazione, di un testo scritto.Il modulo prevede un’introduzione alla retorica e una rassegna sulle esigenze comunicative dei grandi oratori del presente e del recente passato e sulle strategie argomentative ed espressive utilizzate per soddisfarle. Gli esempi sono tratti da personaggi della politica, del business e del web.

Riconoscere le fallacie e saperle gestire

Le fallacie sono ragionamenti solo apparentemente logici, ma che in realtà nascondono una volontaria o involontaria manipolazione della verità. Un esempio classico è quando si fa passare un’opinione personale per un dato di fatto oppure si distrugge una tesi con argomentazioni che sembrano logiche, ma non lo sono. Le fallacie sono comunemente utilizzate nelle riunioni di lavoro, in famiglia, nella politica e nel Web (gli hater le adorano!). Il modulo prevede la presentazione delle fallacie più diffuse e l’individuazione del tentativo di “avvelenamento del pozzo” che nascondono. Insieme ai partecipanti saranno selezionate le fallacie più usate nel loro ambiente di lavoro, con l’obiettivo di elaborare contromosse retoricamente valide.

Negoziare e dibattere. Due format: la “Guerra di Parole” e il “Grande Processo della Retorica”

“Nessuna verità può essere veramente capita e predicata con ardore se prima non sia stata masticata dai denti della disputa” (Pietro Cantore, XII secolo). Per preparare i discenti nelle arti della negoziazione e del dibattito, ci avvaliamo di due format:

– La “Guerra di Parole”

– Il “Grande Processo della Retorica”

La “Guerra di Parole”

È una formula didattica che coglie l’essenza stessa della negoziazione e del dibattito civile. Il bravo negoziatore, infatti, è capace di capire le ragioni e la psicologia del proprio interlocutore mettendosi nei suoi panni e riuscendo a indovinare quali saranno i punti sui quali cederà e quali quelli sui cui sarà inflessibile.

Il tema della negoziazione viene affrontato utilizzando il format della “Guerra di Parole”, sul modello medievale della disputatio in utramque partem.

I partecipanti, divisi in due squadre, devono sostenere una tesi e poi il suo contrario, dibattendo gli uni contro gli altri. Il dibattito deve essere civile: è vietato interrompere, parlare per troppo tempo, insultare. Ma si possono usare espedienti retorici e fallacie. Le due squadre si devono organizzare, scegliendo le argomentazioni e designando i propri portavoce. Il format prevede due round. Ogni round comprende: un appello iniziale di un minuto, un dibattito di 20 minuti e un appello finale di un minuto. Nel secondo round la sequenza si ripete identica, ma le posizioni da sostenere si invertono: la squadra che sosteneva “A” dovrà sostenere “non A” e viceversa.

È possibile prevedere una giuria (anche esterna) per decretare la squadra vincitrice. Il tema del dibattito viene definito preventivamente insieme al committente o ai partecipanti al corso.

PerLaRe-Associazione Per La Retorica ha organizzato due edizioni della “Guerra di Parole” tra gli studenti dell’Università di Tor Vergata e i detenuti del carcere di Regina Coeli. Guarda il video dell’edizione 2017

Il “Grande Processo della Retorica”

Il Processo è una formula che ha l’obiettivo di sviscerare i pro e i contro di un argomento, misurando, al contempo, l’abilità degli oratori. Le “parti” del processo sono rappresentate da due oratori che devono dibattere sull’innocenza o la colpevolezza di un tema. Ad esempio, un oratore sosterrà che il merito è innocente e l’altro che il merito è colpevole. Un giudice farà da moderatore e il pubblico decreterà l’innocenza o la colpevolezza del tema attraverso un applausometro.

Nel complesso il Processo dura 30 minuti. Dopo 15 minuti, è prevista una pausa per consentire al pubblico di avvicinarsi ai contendenti e sussurrare loro suggerimenti per il proseguimento del dibattito. Guarda un esempio di processo Link

Gestire lo sguardo e il corpo attraverso le tecniche del teatro

È un modulo che si basa sulle tecniche del teatro e viene gestito da un attore. L’obiettivo è fare in modo che i partecipanti prendano consapevolezza del proprio corpo, per usarlo in modo comunicativo.Il docente pone particolare cura alla gestione dello spazio, alla gestualità, allo sguardo e alla respirazione. La maggior parte degli oratori parla in apnea, e questo comporta poca lucidità e scarso controllo.

Il corso si concentra anche sulla gestione dell’errore e dell’imprevisto, attraverso tecniche di improvvisazione.

Imparare ad ascoltare

Il bravo comunicatore è colui che sa ascoltare gli umori dell’uditorio, riuscendo a interagire e a entrare in sintonia con chi lo ascolta.
Questo modulo si concentra sullo sviluppo della capacità di gestire il pubblico, entrare in empatia con chi ascolta, rispondere alle domande, gestire le critiche e l’eventuale aggressività.

Scegliere i supporti

Quante volte i testi delle slide sono illeggibili? I video non si sentono? Gli istogrammi sono comprensibili solo per la mente perversa che li ha elaborati? Troppe. Il modulo ha l’obiettivo di dare indicazioni sui migliori supporti per un discorso e su come usarli. Video, slide, immagini, musica possono aiutare un oratore. Vi diremo come.