Giorno della memoria: “i miei occhi hanno visto cose…”

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“Qui i miei occhi hanno visto cose che voialtri non potete mai, e poi mai, e poi mai immaginare”. Sono le parole di Sami Modiano, sopravvissuto al campo di Birkenau dove era stato deportato a 13 anni.
Nel Giorno della memoria, riportiamo il suo racconto. Da leggere, parola per parola.
“Noi siamo stati scelti per i lavori forzati. Noi dovevamo far funzionare quello che state vedendo: cinque camere a gas, cinque forni crematori, camere di tortura, camere di esperimenti. Lavorare qui dalla mattina alla sera con un pigiama a righe e un cappello a righe”.
“Io le vedo queste cose, ma Lui [Dio] non le vede queste cose? Perdi la fede. In quel momento perdi la fede.”
“Una sera, vedendo mia sorella in quelle condizioni, io ho voluto fare un regalo a mia sorella. […] Ho preso la mia fetta di pane di 125 grammi. L’ho avvolta in un panno e gliel’ho buttata dall’altra parte dei fili spinati. Mia sorella Lucia ha raccolto questa fetta di pane […]. Mette la mano in tasca, mi manda indietro questo panno. E dentro questo panno c’era ancora la mia fetta di pane e la sua fetta di pane”.
Lucia non ce l’ha fatta.
Sami è stato liberato dai russi. Quando l’hanno trovato, pesava venti chili. Guarda la video-intervista