Reto Parole
Accumulazione
Consiste nella successione di parole o gruppi di parole o frasi allo scopo di rendere più efficace la descrizione, la narrazione, l’argomentazione, giacché si favorisce […]
Actio (Hypocrisis)
La recitazione del discorso. A chi chiedeva quale fosse la qualità più importante di un oratore, Demostene rispondeva: actio, actio actio.
Adìnato (adynaton)
Figura retorica che intende sottolineare l’impossibilità che una situazione si verifichi, subordinandone l’avverarsi a una condizione comunemente ritenuta impossibile. Esempio: “È più facile che un […]
Allegoria
È una figura di pensiero e, in quanto tale, riguarda l’intero discorso, non la parola o la frase. L’allegoria è un racconto o una descrizione […]
Allitterazione
Presenza di uno o più fonemi uguali in due o più parole. Negli usi creativi, espressivi del linguaggio, come in quello poetico e in quello […]
Allusione
Figura retorica che consiste nel dire una cosa per farne intendere un’altra collegata da un nesso mitologico, leggendario, letterario. La vittoria di Pirro è un’allusione storica.
Amplificazione
Si riferisce a qualsiasi procedimento retorico che fa risaltare ciò che viene detto. Esempio: La magra ha una figurina slanciata; La grassa ha una presenza […]
Anacoluto
Consiste in una violazione delle norme sintattiche che regolano la costruzione della frase. Il suo inizio, il cosiddetto soggetto logico, non si accorda grammaticalmente con […]
Anadiplosi
Ripresa, all’inizio di una frase o di un segmento testuale, di una o più parole conclusive della frase o del segmento testuale precedente. Ecco un […]
Anafora
Ripetizione di una o più parole all’inizio di frasi o di versi che si susseguono. Esempi: Per me si va nella città dolente, Per me […]
Anagramma
Forma di paronomasia consistente nello spostamento dei fonemi di un termine in modo da formarne uno diverso. Rientra nel fenomeno, piuttosto frequente in poesia, delle […]
Anagramma
Consiste in un cambiamento nell’ordine di successione dei fonemi di un termine in modo da formarne un altro. È un tipo di paronomasia.
Anticlimax (o climax discendente)
Il contrario della climax (vedi voce Climax). Esempio: Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare. (Giacomo […]
Antifrasi
Consiste nel far intendere esattamente l’opposto di ciò che si dice. Sul piano letterario si ricorre efficacemente a questa figura retorica nella tragedia scespiriana Giulio […]
Antimetabole (o commutatio)
Enunciazione di due concetti di significato opposto in due proposizioni successive, che ne invertono l’ordine. Il Dizionario Utet la considera “una forma di chiasmo a […]
Antitesi
Figura retorica che consiste nella contrapposizione di idee. L’ossimoro è un tipo di antitesi.
Apocope
Figura retorica di carattere fono-morfologico che consiste nella caduta di uno o più fonemi alla fine di un vocabolo e dunque nell’alterazione della sua forma. […]
Aporìa
O dubitazione o esitazione. Consiste nel porre uno o più quesiti per valutare il pro e il contro prima di prendere una decisione. Nel capitolo […]
Apostrofe
È la figura retorica con cui l’emittente del messaggio si rivolge direttamente a un ricevente diverso da quello reale, convenzionale, ma per attuare una migliore […]
Attante
Personaggio di una narrazione. Esempio: La drammatizzazione del contrasto tra mondo sovietico e mondo occidentale, prima della caduta del muro di Berlino, ha fornito molti […]
Atto linguistico
È una forma di linguaggio che assume valore di azione. Si tratta di enunciazioni che si pongono l’obiettivo di creare effetti nell’uditorio che, con il […]
Benaltrismo
Neologismo. L’oratore rifiuta una soluzione o nega la legittimità di un tema, dichiarando che per risolvere i problemi in questione “ci vuole ben altro”. Naturalmente, […]
Bisognavederecasopercaso
Neologismo. Un oratore, per non ammette esplicitamente di volere evitare un tema, organizza un vero e proprio naufragio semantico: affonda l’argomento, evocando una casistica infinita, […]
Captatio benevolentiae
Topos (vedi voce Topos) retorico che, di norma, si trova all’inizio di una composizione orale o scritta e viene utilizzato per stimolare un atteggiamento benevolo […]
Catacresi
Metafore cristallizzate che il parlante non avverte più come tali. Esempi: “Il collo della bottiglia” o “le gambe del tavolo”.
Chiasmo
Proviene dal nome della lettera chi che ha la forma simile alla nostra X. Parole identiche (o che rimandano allo stesso concetto) sono disposte in ordine incrociato, […]
Circonlocuzione o perifrasi
Consiste nell’indicare una persona o una cosa o un’azione o una situazione indirettamente, con un giro di parole, ossia presentandola sotto una forma diversa. Vale […]
Climax
Dal greco Klímaks: “scala”. È una figura retorica che indica una serie di parole che comportano una progressione ascendente. Esempio: “La violenza è entrata nella […]
Commencement address
Discorso in occasione della cerimonia per la consegna dei diplomi di laurea. In Usa viene invitato a tenere il discorso un personaggio celebre.
Concession speech
Negli Stati Uniti, è il discorso con cui il candidato sconfitto riconosce la vittoria dell’avversario. Un esempio di concession speech è il discorso di Hillary […]
Conciliazione
È una figura retorica che consiste nell’attenuare il significato di un’accusa per diminuirne la gravità: per esempio, “Non sono avaro, sono un risparmiatore”. Spesso si […]
Condizioni di felicità
Sono i criteri che devono essere soddisfatti e i presupposti che devono sussistere per la produzione di un atto linguistico (vedi voce Atto linguistico). Per […]
Conglobazione
Questa figura retorica costituisce una variante dell’enumerazione, in quanto, come ha ricordato Olivier Reboul, “accumula gli argomenti per una stessa conclusione” (Introduzione alla retorica, Il […]
Corax
Consiste nel dire che una cosa non è verosimile perché è troppo verosimile. Sembra che il Corax sia stato inventato da Corace, allievo di Empedocle, […]
Definizione retorica
Chaïm Perelman e Lucie Olbrechts-Tyteca la considerano “una figura di scelta, perché utilizza la struttura della definizione non per fornire il senso di una parola, […]
Deliberativo
È uno dei tre generi dell’eloquenza studiati nelle antiche scuole (vedi “epidittico” e “giudiziario”). Il genere deliberativo è tipico delle assemblee politiche e ha l’obiettivo […]
Diàfora
Consiste nella ripetizione di una parola, ma con un nuovo significato o con una diversa sfumatura. Come ci ricordano Chaïm Perelman e Lucie Olbrechts-Tyteca (Trattato […]
Dieresi
Fenomeno fonetico che consiste nel dissociare le due vocali, che normalmente costituirebbero un dittongo, dando a ciascuna di esse un valore sillabico proprio come nello […]
Dispositio (Taxis)
È lo schema del discorso, l’ordine degli argomenti.
Disputatio (disputa)
Nelle università medioevali la discussione era metodo di studio. I testi venivano analizzati, interpretati e commentati (lectio). Il commento faceva emergere la discussione che si […]
Domanda retorica
È una finta domanda perché non corrisponde a una vera e propria esigenza di sapere qualcosa che non si conosce. Esempio: “Chi è Dio tranne […]
Elevator pitch
Discorso rapido della durata di una corsa in ascensore (elevator), mirato a convincere un potenziale datore di lavoro ad assumere il candidato.
Ellissi
È una figura che funziona per sottrazione. Dalla frase viene eliminata una parola necessaria alla costruzione, ma non alla creazione del senso. Un esempio è […]
Elocutio (Lexis)
È lo stile del discorso con le sue figure. Negli anni Sessanta, e in parte ancora oggi, si voleva ridurre la retorica alle sole figure, […]
Enallage della persona e delle persone
L’enallage della persona consiste nel sostituire la seconda singolare alla prima o alla terza o alla costruzione impersonale del verbo. Ciò avviene in alcuni testi […]
Encomio
Forma che esprime elogio e gratitudine. L’encomio è un canto dell’Antica Grecia intonato in onore di qualcuno. Alla lode si aggiungeva una narrazione mitica. In […]
Enfasi
È la figura retorica che consiste nel porre in rilievo un termine o un’espressione o una frase grazie a una sottolineatura ai diversi livelli della […]
Enjambement
Procedimento stilistico che consiste nel separare parole strettamente unite logicamente e sintatticamente, collocandole rispettivamente alla fine di un verso (controrigetto) e all’inizio del successivo (rigetto) […]
Enumerazione
Sequenza di parole che può avere varie forme, tra le quali l’elencazione. L’enumerazione non ha valore retorico se non è mirata ad aumentare la potenza […]
Epanadiplosi
Ripetizione di una o più parole all’inizio e alla fine di una frase, che acquista così una struttura circolare (di qui anche la denominazione di […]
Epanalessi
Ripetizione di una o più parole nello stesso segmento di testo, con l’obiettivo di creare un’enfasi. Esempio: “Umano, troppo umano”, Nietzsche
Epidittico (discorso epidittico, eloquenza epidittica)
È uno dei tre generi dell’eloquenza studiati nelle antiche scuole (vedi “deliberativo” e “giudiziario”). È il genere usato dagli oratori greci nelle feste, nelle cerimonie […]
Epifora
Ripetizione di una parola o un gruppo di parole alla fine degli enunciati. È speculare all’anafora. “Così oggi sono qui accanto al senatore Obama per […]
Epiteto
Dal greco epítheton = posto in aggiunta. Aggettivo che ha funzione ornamentale, in quanto la sua presenza non è indispensabile per la comprensione. Esempi: “pargoletta […]
Erlebnis
Dal tedesco erleben, “vivere”. Si riferisce alla narrazione di una propria esperienza emotiva da parte del personaggio di un racconto. Esempio: “Quando ero giovane la […]
Esempio
È una classico della didattica antica, medioevale e rinascimentale ed è una forma di argomentazione retorica. Gli esempi possono essere reali o inventati. Matteo Renzi […]
Ethos
Aristotele distingue tre tipi di argomenti, intendendo “mezzi di persuasione”: ethos, logos e pathos. Trattiamo qui l’ethos. Per il logos e il pathos guarda le […]
Eufemismo
Sostituzione di un’espressione con un’altra, per motivi di decenza o di convenienza sociale. Esempio: Il 28 luglio 1998 la stagista Monica Lewinsky, che aveva dichiarato […]
Excusatio propter infirmitatem
Dichiarazione esplicita d’inferiorità del locutore. Esempio: “Non sono solo. Sono espressione di un gruppo. Io sono il portavoce di un gruppo, che è ben diverso […]
Explicit
Le parole conclusive di un discorso. Esempio: “Noi abbiamo la possibilità di creare il mondo che vogliamo, ma soltanto se avremo il coraggio di dare […]
Figura fonica
Particolare forma linguistica risultante dal collegamento fra parole caratterizzate da una certa equivalenza di suono, in quanto presentano fonemi uguali. Si ricorre a essa per […]
Figura retorica
È una peculiare forma linguistica impiegata per potenziare il messaggio e dunque per rendere più incisivo il discorso. Infatti solitamente con il ricorso a essa […]
Filippica
Discorso critico o di rimprovero. Il termine deriva dalle “Filippiche” di Demostene, quattro orazioni contro il re di Macedonia Filippo II (351/341 a.C.). Cicerone chiamò […]
Focus
Il focus è l’elemento saliente, l’argomento che si vuole rimanga impresso, l’aspetto del tema di cui si parla che l’oratore o lo scrittore ha scelto […]
Giudiziario
È uno dei tre generi dell’eloquenza studiati nelle antiche scuole (vedi “epidittico” e “deliberativo”). Riguarda i discorsi di accusa e difesa, tenuti dinanzi a un […]
Hysteron proteron
Figura retorica che inverte l’ordine delle parole, rispetto all’ordine naturale delle azioni descritte. Esempio: “Moriamo e precipitiamoci nella mischia” (Moriamur et in media armas ruamur), […]
Ignoratio elenchi
Tecnica di fuga da un argomento scomodo, mettendo in campo un altro argomento fuori tema. In inglese si dice “red herring” (aringa rossa).
Incipit
Inizio di un testo. Esempi: “Quel ramo del lago di Como, che volge a mezzogiorno, tra due catene non interrotte di monti, tutto a seni […]
Indugio (o commoratio)
È una figura retorica di enumerazione costituita dalla ripetizione di una stessa idea, di un medesimo concetto, in forme linguistiche diverse. Bice Mortara Garavelli distingue […]
Inventio (Huresis)
La ricerca degli argomenti e degli altri mezzi di persuasione da parte dell’oratore.
Iperbole
Esagerazione voluta della realtà. Esempio: “Come apri un coperchio esce un verminaio. Ognuno ha un proprio problema personale. La Sanità, la Scuola. Ognuno mi butta […]
Ipotassi
Rapporto di subordinazione tra proposizioni.
Isocòlo (o isocolon)
La parola viene dal greco isókôlon, composto da isos “uguale” e kôlon “membro”. Si ha un isocòlo quando due o più membri di un periodo presentano equivalenza e armonia, per numero di parole, […]
Isotopia
Ripresa dello stesso argomento con parole diverse o ripetizione di elementi omogenei dal punto di vista fonologico (esempio: rima, assonanza, allitterazione).
Iterazione
Ripetizione. L’anafora, ad esempio, è una forma di iterazione (vedi voce Anafora). Esempio: “Liberi, finalmente. Liberi, finalmente. Grazie, Signore Onnipotente, siamo liberi finalmente”. (Martin Luther […]
Laconismo
Essenzialità e brevità nel discorso.
Litote
Affermazione di qualcosa attraverso il suo contrario. Esempio: Don Abbondio “Non era nato con un cuor di leone.” (Alessandro Manzoni, I promessi sposi, 1827 e […]
Logos
Aristotele distingue tre tipi di argomenti, intendendo “mezzi di persuasione”: ethos, logos e pathos. Trattiamo qui il logos. Per l’ethos e il pathos guarda le […]
Manonbisognadimenticare
Neologismo. L’oratore o il partecipante a un dibattito fugge a gambe levate da un tema scomodo, spostando il discorso su un altro argomento per lui […]
Metafora
I dizionari dedicano alla metafora pagine su pagine. Si può definire come la sostituzione di un termine con un altro termine figurato. “Capelli biondi che ricordano […]
Metalepsi
La migliore definizione di questa figura è quella di Perelman e Tyteca: «Alcune figure, e particolarmente la metalepsi, possono facilitare la trasposizione di valori in […]
Metalinguaggio
La lingua che ha per oggetto la lingua stessa. Le definizioni dei dizionari sono metalinguistiche. Lo sono anche le richieste di chiarimento, come le espressioni: […]
Metaplasmo
Figura retorica di carattere fono-morfologico che consiste nel cambiamento della forma di un vocabolo, mediante aggiunta, soppressione, permutazione, sostituzione di fonemi, allo scopo di crearne […]
Metonìmia
Sostituzione di una parola o di un’espressione con un’altra sulla base di un rapporto di contiguità. Esempio: “La colonnina di mercurio sale” al posto di […]
Naming
Termine del marketing che individua l’espediente che consiste nell’attribuire un nome o una definizione a un concetto o a un’idea. Esempio: Matteo Renzi ha attribuito […]
Neologismo
Introduzione di una nuova parola nella lingua. Esempi: È un neologismo la “morbistenza” della pubblicità Tempo. ___________ “Gli attavolati si sentivano sodali nella eletta situazione […]
Omiletica
La dottrina relativa alla creazione e recitazione di un discorso di argomento sacro. Guarda l’intervista a Gaetano Piccolo SJ.
Onomatopea
Figura fonica che consiste nell’imitazione di un rumore direttamente, cioè attraverso la creazione di un nuovo termine. Può essere primaria (“tic-tac”, “pio-pio”) o secondaria (parola […]
Oratore
La definizione di Olivier Reboul è la più illuminate: l’oratore “è un artista del senso che è capace di trovare degli argomenti tanto più efficaci […]
Ossimoro
Coppia di parole che si escludono l’una con l’altra (esempio: ghiaccio bollente). Esempi: “Tu aria dai e mi uccidi / Tu come aria in vena […]
Paradosso
Dal greco pará = contrario; dóksa = opinione. È una figura retorica che intende rivelare una realtà contraria all’opinione comunemente diffusa. Esempio: “A Prato mi […]
Paragramma
Forma di paronomasia consistente nella diversità di due parole per un solo fonema. Nei seguenti esempi, tratti dal testo poetico A mia moglie, di Umberto […]
Paratassi
Unione delle frasi in un periodo attraverso nessi coordinativi o attraverso un semplice accostamento.
Paronomasia
Accostamento di parole con un suono simile ma un significato diverso, con l’obiettivo di creare una “tensione semantica” (Treccani). Esempio: “amore amaro”. Questa una paronomasia usata dal […]
Peana
Canto greco intonato per la richiesta di salvezza o per evocare uno scampato pericolo.
Poliptòto (o polittòto)
Consiste nella ripresa di una parola, magari mutata morfologicamente, con funzione sintattica diversa nello stesso enunciato o in enunciati vicini e collegati fra loro. Nel […]
Preterizione
Consiste nel dichiarare di voler tacere o di non poter dire ciò che però si afferma, anche se brevemente, dandogli maggiore rilievo. Effettivamente certe formule, […]
Prolessi
È l’anticipazione di un argomento, solitamente per confutarlo. Secondo Pierre Fontanier, “consiste nel prevenire o nel ripetere in anticipo un’obiezione che si potrebbe subire, o […]
Prosopopea (personificazione)
Figura retorica che consiste nel raffigurare come persone esseri inanimati. Esempio: “Il Paese se n’è andato.” (Beppe Grillo, Tsunami tour, febbraio 2013).
Rima
È il procedimento più caratteristico della poesia e consiste nella perfetta identità di suono fra due parole, definite “compagne di rima”, a partire dalla vocale […]
Similitudine
Figura che consiste nel confrontare esseri animati, cose o azioni per trovare i punti in comune.
Sinalefe
Fenomeno fonetico che consiste nella fusione in un’unica sillaba metrica della vocale finale di una parola e della vocale iniziale della parola successiva.
Sincope
Figura retorica di carattere fono-morfologico che consiste nella caduta di uno o più fonemi all’interno di un vocabolo e conseguentemente nell’alterazione della sua forma. È […]
Sineddoche
Sostituzione di una parola o di un’espressione con un’altra sulla base di un rapporto di quantità. Esempio: “Partito del predellino”: espressione riferita all’estemporanea creazione del […]
Sineresi
Fenomeno fonetico che consiste nella contrazione di due sillabe grammaticali in un’unica sillaba metrica all’interno di un termine e quindi nella trasformazione di uno iato […]
Sprezzatura
La migliore definizione di sprezzatura è quella di Baldesar Castiglione ne Il libro del cortegiano. Scrive Castiglione: “per dir forse una nova parola, usar in […]
Supercazzola
Neologismo entrato nell’uso comune grazie al film “Amici miei” di Mario Monicelli (1975). Indica un nonsense, un modo di parlare che mescola parole vere e parole inventate. Se la supercazzola funziona, […]
Topos
Tema o argomento ricorrente ˗ e di sicuro successo – espresso in forma stereotipata. Esempio: Un topos politico classico è l’ottimismo nei confronti del futuro, […]
Tropo
La parola deriva dal greco trópos che viene da trépō, «volgo, trasferisco». Il tropo è una deviazione dal significato comunemente riconosciuto alla parola, alla quale […]
Turpiloquio
Utilizzo di termini volgari o offensivi per aumentare l’effetto espressivo del discorso. Esempio: “Noi siamo con i Francesi a bombardare il Mali. Non sappiamo neanche […]
Veridizione, contratto di veridizione
Cito Greimas e Courtés: “il creder-vero dell’enunciante non basta, temiamo, alla trasmissione della verità: l’enunciante ha un bel dire, a proposito dell’oggetto di sapere che […]
Zeugma
Figura per sottrazione. Produce un’incongruenza di senso o di forma, eliminando una parola necessaria alla costruzione. Un esempio: “parlar e lagrimar vedrai insieme” (Dante, Divina […]