Hate speech, le parole d’odio corrono sul web

no-hateE’ stata avviata una campagna di comunicazione coordinata dall’Arci e finanziata dalla Ue per arginare fenomeno dilagante dello “hate speech”, le parole aggressive usate dagli utenti dei social network. “Nel 2014 in Italia sono stati registrati dalle forze dell’ordine 596 casi di crimini d’odio sul web, 400 dei quali relativi a episodi di razzismo e xenofobia. In 150 casi la motivazione era anti-religiosa, in 27 si trattava di discriminazione sessuale e in 3 le vittime erano persone disabili.” Insultare sul web? Roba da sfigati. Leggi l’articolo