La delusione delle aspettative: da Cicerone a Gramellini

La delusione è sempre negativa? Non la delusione delle aspettative descritta da Cicerone e utilizzata da Gramellini in un suo Caffè dedicato a… Leggete per scoprirlo 

Nella sua rubrica “Il caffè”, nel Corriere della Sera, Massimo Gramellini ha sempre dimostrato una notevole efficacia nel commentare l’attualità grazie al suo stile brillante e al ricorso a procedimenti persuasivi (1).

È stato così anche nella nota del 13 agosto 2019, intitolataIl partito della spiaggia: “Un papà carismatico si aggira sudato per i litorali, indossando magliette incredibilmente colorate, arringando le folle dal podio e mettendo dischi alla consolle. A differenza dei leader Pd e Cinquestelle, unisce le generazioni e raccoglie consensi in tutti i ceti sociali. […] Sa farsi capire da chiunque e le sue parole sprizzano energia. […] Ma il successo suscita invidie e il suo andare di spiaggia in spiaggia viene sistematicamente boicottato da minoranze organizzate che sanno solo proibire e distruggere. «Il Fronte del No», li ha definiti lui”.

Sicuramente, fin dalle prime righe, il lettore è spinto a pensare, con il richiamo per esempio ai “leader Pd e Cinquestelle”, che si stia alludendo a Matteo Salvini. Infatti in quei giorni l’allora ministro dell’Interno era impegnato in un giro lungo i nostri lidi, funzionale alla sua incessante campagna elettorale. Ecco invece la conclusione: “Ebbene, basta tergiversare: è tempo di schierarsi con chi dice dei Sì. Io sto con Lorenzo Jovanotti e il suo Jova Beach Party. Diffidare delle imitazioni”.

Il riferimento dunque è a un cantautore, addirittura con idee completamente opposte a quelle del segretario della Lega (accusato oltretutto di copiare). Emerge quindi un effetto di straniamento piuttosto accattivante, che deriva da un ben preciso meccanismo retorico. Cicerone l’ha indicato con l’espressione “delusione delle aspettative”. Veramente “ci aspettiamo una cosa e ne viene detta un’altra”. Perciò “è il nostro stesso errore a indurci a ridere” (2), in quanto, andando contro le nostre attese, Gramellini non afferma: “Io sto con Matteo Salvini”, bensì: “Io sto con Lorenzo Jovanotti”.

Numerosi casi di una simile tecnica si trovano nella comunicazione pubblicitaria e politica. 

Note

(1) Si veda un’analisi, pubblicata nel nostro sito il 10 luglio 2018: “L’Aquarius, Macron e un ‘caffè’ di Gramellini”.

(2) Marco Tullio Cicerone, Dell’oratore, Biblioteca Universale Rizzoli, 2001, p. 487.

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