L’exemplum in uno spot del passato sulla donazione di sangue

 

di Giorgio Matza

Un quotidiano italiano ha dedicato una pagina alla “Giornata mondiale del donatore di sangue”, che si celebra il 14 giugno. Si lamenta la mancanza di ricambio generazionale fra i volontari. Infatti <la fascia più rappresentata è tra 45-60 anni mentre sono in diminuzione i 18-35enni>.

In un’intervista, pubblicata a corredo dell’articolo principale, alla domanda: <Lei ha trent’anni, sarebbe una donatrice ideale per l’età. Come mai non vuole dare il suo sangue>, una giovane ha risposto: <In realtà non ci ho mai pensato a donarlo, non ricordo una campagna di sensibilizzazione che mi abbia colpita> (1).

In passato, sicuramente molto coinvolgente, per il suo notevole impatto emotivo, fu uno spot, realizzato dal Ministero della Sanità. Come probabilmente ricorderanno quanti sono oltre con l’età, parlava dell’incontro, in un centro per i prelievi, di un adulto (interpretato dall’attore Glauco Onorato) e un ragazzo. Fra i due si svolgeva un dialogo, dal quale si veniva a sapere che il primo era un donatore abituale, mentre per il secondo questa era una nuova esperienza.

Ecco le rispettive battute:

Ragazzo: <È qui che si dona il sangue?>.

Adulto: <Sì, là>.

Più tardi.

A.: <Era la prima volta, vero?>.

R.: <Sì>.

A.: <Me n’ero accorto, sai?>.

R.: <Un po’ avevo paura>.

A.: <Per così poco? Mai avere paura di aiutare gli altri!>.

R.: <Lei viene spesso qui?>.

A.: <Sì>.

R.: <Io l’ho fatto per Mario, un mio amico>.

A.: <Anch’io l’ho fatto per Mario>.

R.; <Perché? Lo conosce?>.

A.: <No>.

Tale breve racconto costituisce un exemplum, l’argomento (nel senso di prova portata a favore di una tesi) che consiste in un ragionamento per induzione, ossia nel determinare una generalizzazione, nel dare fondamento a una regola, partendo da un fatto particolare (2).

Ernst Robert Curtius ha ricordato che <gli exempla contenuti negli autori antichi e riferiti alle virtù ed alle debolezze umane servirono, nel Medio Evo, come elementi di edificazione. Exemplum (paradeigma) è un termine tecnico della retorica classica a partire da Aristotele e significa “narrazione addotta come dimostrazione”>, mentre con l’espressione “figura-esemplare” (eikón, imago) si indica <l’incarnazione di una certa qualità in un personaggio> (3).

Nello specifico si voleva provare che non è necessario essere amico o semplicemente conoscere la persona per cui si dona il sangue. Tale considerazione era ribadita alla fine del tele-comunicato. Infatti una voce fuori campo diceva: <Ricordatevi di Mario, prima di partire per le vacanze>, sottintendendo <e di tutti quelli che, come lui, hanno bisogno di trasfusioni, anche se non sapete chi siano>. Evidentemente se ne rammentava l’adulto, che rappresentava concretamente la solidarietà fine a se stessa, non subordinata ad altri scopi.

Nella pubblicità televisiva questa tecnica argomentativa può coincidere con un particolare format, uno schema generale della comunicazione: quello denominato “slice of life” (letteralmente “fetta di vita”, “spezzone di vita”), che consiste nella presentazione di momenti dell’esistenza di individui, con i quali i destinatari del messaggio possono identificarsi.

NOTE

(1) MARGHERITA DE BAC, <I giovani non donano più sangue>, in Corriere della Sera, 13 giugno 2017, p. 27.

(2) Sull’esempio si veda CHAΪM PERELMAN, LUCIE OLBRECHTS-TYTECA, Trattato dell’argomentazione. La nuova retorica, Einaudi, 2013, pp. 381-388.

(3) ERNST ROBERT CURTIUS, Letteratura europea e Medio Evo latino, La Nuova Italia, 1992, pp. 69 e 70.