Le star americane adorano i discorsi e ritirare un premio è l’occasione per mandare un messaggio ai propri fan. Nella tradizione, gli “acceptance speech” devono essere discorsi edificanti. È il genere più difficile, perché si rischia di essere melensi o tragicamente banali. Ma il carisma del personaggio (ethos), il contesto e la capacità di trovare anche una sola figura retorica, riescono quasi sempre a salvare la situazione. È il caso di Pink che, il 28 agosto, ha ritirato il Michael Jackson Vanguard Award al Mtv MVA 2017.
La cantante ha usato l’arma letale: ha rivolto il suo discorso alla piccola figlia bionda che, vestita in giacca e cravatta, la osservava dalla platea. Pink ha raccontato un episodio. La bambina torna a casa da scuola e le dice: “Sono la ragazza più brutta che conosco… sembro un ragazzo con i capelli lunghi”. Piccola nota da mamma: immaginiamo l’errore fatale di raccontare davanti al mondo intero una conversazione del genere con la propria figlia. Per molto meno, i miei ragazzi mi hanno messo il muso per una settimana. E avevano ragione.
Tornando al discorso, la cantante prosegue: “le ho detto che anche a me ripetono spesso che sembro un maschio per il mio corpo. […], Mi faccio crescere i capelli per questo motivo? Cambio il mio look? No. Vedi che riempio comunque i posti in cui vado a cantare? Sì. Ecco, noi non cambiamo per nessuno, prendiamo la sabbia e la conchiglia e creiamo una perla. E aiutiamo gli altri a cambiare in modo tale che possano vedere tanti tipi di bellezza. Tu sei bellissima e io ti amo».
La figura della sabbia è bella. Ispira sentimenti positivi: cercare il lato positivo della vita e cercare di essere costruttivi.
Poi, Willow – la figlia di Pink – farà i conti con sua madre a casa.