Processo al non profit. Tutti buonisti e radical chic?

Come mai gli operatori del non profit da santi sono diventati demoni? Perché sono considerati radical chic, buonisti, amici degli scafisti? Lo scopriremo sabato 20 ottobre 2018 alle 9,30, presso l’aula magna della Lumsa di Roma, Borgo Sant’Angelo 13. Segue la Tavolata Romana Senza Muri.

Perché un processo? Ultimamente il non profit è finito sul banco degli imputati, oggetto di un’offensiva prima giudiziaria, poi mediatica, quindi politica e sociale. Il Processo è un gioco retorico che si propone di ascoltare e comprendere i pro e i contro: argomenti, opinioni e comportamenti opposti. L’obiettivo è imparare dallo scambio di idee.

Dopo gli appuntamenti di Milano e L’Aquila, a Roma sono previste quattro dispute:

Non profit e cittadini e media con Marco Ravaglioli, Associazione Per Roma vs Laura Aprati, giornalista

Non profit e imprese con Carlo Mochi Sismondi, ForumPa vs Sargis Ghazaryan, Softlab

Non profit e istituzioni con Sabrina Alfonsi, Municipio I Roma vs Roberto Natale, responsabilità sociale Rai

Settore del non profit con Nino Sergi, presidente Intersos vs Gianfranco Cattai, Focsiv

Il Processo al non profit è organizzato da Ferpi (Federazione Relazioni Pubbliche italiana) e PerLaRe-Associazione Per La Retorica. Il partner è Conad.

Sono coinvolte le principali organizzazioni italiane del settore: AOI, CINI, FOCSIV, Link 2007, Action Aid, AMREF, CESVI, Cittadinanzattiva, CISP, COOPI, CUAMM, Intersos, MSF Italia, Oxfam Italia, Save the children, Terre des Hommes, WeWorld. I media partner sono Vitafanpage.it

A partire dalle 12, in via della Conciliazione, seguirà la Tavolata romana senza muri – coorganizzata da Municipio I, FOCSIV – FERPI- INTERSOS e MASCI. Un banchetto lungo 270 metri, imbandito per 650 persone che consumeranno un pasto frugale, offerto dalle organizzazioni. L’obiettivo è condividere un pensiero comune: la città da sempre integra culture, tradizioni, lingue, storie e cibi. Nessuno escluso.