Metalepsi

La migliore definizione di questa figura è quella di Perelman e Tyteca: «Alcune figure, e particolarmente la metalepsi, possono facilitare la trasposizione di valori in fatti. “Egli dimentica i benefici” per “non è riconoscente”» (C. Perelman, L. Olbrechts-Tyteca, Trattato dell’argomentazione. La nuova retorica, Einaudi, Torino, 1966).
Un esempio classico di metalepsi viene dall’Ecclesiaste ed è la prova di quanto questa figura possa rendere crudo il discorso. Ecco la descrizione della vecchiaia attraverso i suoi effetti: cecità, sordità, difficoltà nel camminare…
«Quando la porta è chiusa sulla strada, quando diminuisce la voce del mulino, quando tace il canto dell’uccello […], quando si teme la salita e ci si spaventa durante il cammino».
Hillary Clinton dimostra la sua tesi dell’uguaglianza di tutte le donne del mondo – e del conseguente imperativo di garantire loro gli stessi diritti – attraverso una metalepsi che le ritrae in quadretti di vita quotidiana che, pur nella loro diversità, hanno qualcosa in comune tra loro:
«[Questo incontro] è un omaggio del contributo che le donne offrono in ogni aspetto della vita: a casa, sul lavoro, nelle loro comunità, come madri, mogli, sorelle, figlie, studentesse, lavoratrici, cittadine e leader. È anche un incontro,propri come le donne si incontrano ogni giorno in ogni Paese. Ci incontriamo nei campi e nelle fabbriche. Nel mercati dei villaggi e nei supermercati. Nei salotti e nelle stanze dove si decide. Mentre giochiamo con i nostri figli al parco, o mentre laviamo I panni al fiume, o durante una pausa davanti al distributore dell’acqua in ufficio, ci incontriamo e parliamo delle nostre aspirazioni e preoccupazioni. E ogni volta i nostri discorsi ci portano a parlare dei nostri figli e delle nostre famiglie. Per quanto diverse possiamo essere, sono molte di più le cose che ci uniscono che quelle che ci dividono. Condividiamo un futuro comune. E siamo qui per trovare un terreno comune per contribuire a portare nuova dignità e rispetto a tutte le donne e le ragazze del mondo e, di conseguenza, più stabilità e forza alle famiglie» (Hillary Clinton, IV Conferenza mondiale delle Nazioni Unite sulle donne, Pechino, 1995). Guarda il video