Piano, Renzo – Discorso per l’inaugurazione del nuovo ponte San Giorgio di Genova, 3 agosto 2020

Il discorso per l’inaugurazione del ponte San Giorgio di Genova dell’architetto Renzo Piano è incentrato su un’argometnazione: per dare il meglio di noi stessi non abbiamo bisogno dei miracoli. Nella parte finale, cita una poesia di Giorgio Caproni, città nella quale il poeta si trasferì nel 1922.

Di seguito alcuni passaggi del discorso e lo stralcio della poesia di Caproni.

“Si è parlato di miracolo. Ma io non credo che si debba parlare di miracoli. Lasciamoli in pace i miracoli. Non c’è stato nessun miracolo. Semplicemente qui è successa una cosa bellissima. Il Paese ha mostrato una parte buona. C’è stata una grande competenza, c’è stata una grande energia, una grande generosità. non ho mai visto nessuno lamentarsi”.

“Costruire è una bellissima cosa. […] Non ci vogliono i miracoli. Un po’ di magia, sì. […] Costruire è l’opposto di distruggere. […]. Costruire un ponte, poi… I muri non bisognerebbe costruirli.  […]  Costruire un ponte è un gesto di pace.”

“Io auguro a questo ponte di essere amato. Non è facile essere eredi della tragedia, è dura”.

“Giorgio Caproni ha scritto: ‘Genova di ferro e aria’. Io vorrei che questo ponte sia visto così ‘di ferro e di aria’”.

Qui lo stralcio della poesia si Giorgio Caproni:

Genova mia città intera.
Geranio. Polveriera.
Genova di ferro e aria,
mia lavagna, arenaria.