Neologismo entrato nell’uso comune grazie al film “Amici miei” di Mario Monicelli (1975). Indica un nonsense, un modo di parlare che mescola parole vere e parole inventate. Se la supercazzola funziona, chi ascolta accetta il discorso privo di senso, giudicandolo forbito e facendo finta di capire. Nel film di Monicelli fa uso della supercazzola il conte Lello Mascetti (Ugo Tognazzi). Un termine tipico della supercazzola è antani.

Supercazzola
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