Il transessuale Agrado, interpretato da Antonia San Juan, è costretta ad annunciare che le attrici dello spettacolo in programma non potranno recitare. Agrado si offre di sostituirle, raccontando la storia della sua vita. Il suo monologo sarà un successo.
“Per cause estranee alla loro volontà, due delle attrici che quotidianamente trionfano su questo palcoscenico, oggi non possono essere qui.
[…]
Agrado prosegue sciorinando un’interminabile lista di costosi interventi chirurgici ed estetici che ha dovuto affrontare per diventare donna. La conclusione contiene un paradosso:
“Bene, quello che stavo dicendo è che costa molto essere autentica, signora mia, e che in questa cosa non si deve essere tirchie, perché: una è più autentica quanto più assomiglia all’idea che ha sognato di se stessa.”

Tutto su mia madre (1999)
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