I verso ipèrmetro presenta una sillaba in più. L’irregolarità si risolve, facendo seguire il verso ipèrmetro da un verso ipòmetro, cioè con una sillaba in meno e computando la sillaba in più del primo come se appartenesse al secondo; oppure con la sinafìa (fusione della sillaba finale del verso ipermetro con la sillaba iniziale del verso successivo). La prima soluzione si attua nei vv. 19-20 e nei vv. 34-35 del testo “La mia sera” (“Dei fulmini fragili restano / cirri di porpora e d’oro” e “Mi cantano, Dormi! sussurrano, / Dormi! bisbigliano Dormi!”); la seconda nei vv. 21-22 del testo “Il gelsomino notturno” (“È l’alba: si chiudono i petali / un poco gualciti; si cova”), entrambi di Giovanni Pascoli.

Verso ipèrmetro
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